sabato 27 marzo 2010

Il tiramisù








INGREDIENTI:

- Il caffè di una macchinetta da 6 tazze;
- 5 uova intere;
- 5 cucchiai di zucchero bianco;
- 1/2 kg di mascarpone (2 confezioni) della Granarolo;
- cacao amaro in polvere Perugina;
- 1 pacchetto di savoiardi Vicenzovo da 200g.


Si. Ci sto prendendo gusto.

Cucinare è divertente, ma e soprattutto è un rito.
Un rito che inizia con lo stilare la lista degli ingredienti, poi col passare al supermercato per comprare tutto quello che manca, e soprattutto quello che non serve, ma che servirà prima o poi e sarà inserito in un'altra ricetta, più qualche strumento che nella mia cucina starebbe proprio bene, e "...che fai? lo lasci li?".


Beh, oggi, mi sono messo di buona lena e con l'aiuto di Sara ci siamo gettati a capofitto a fare la sua specialità: il tiramisù. 
C'è da dire che qui a Roma quando si dice tiramisù si dice Pompi, meglio conosciuto come "il regno del tiramisù"; beh, io l'ho provato 'sto blasonato pasticcio di savoiardi e tranne i generosi tocchi di cioccolato fondente, che fanno bella mostra sulla sua superficie, quello di Sara non ha proprio niente da invidiargli.


Importante è, a detta di Sara, che la materia prima sia della marca giusta, pena la non riuscita del dolce. Io vi ho avvertito, poi dovrete vedervela con lei.




Ingredienti:
- Il caffè di una macchinetta da caffè da 6 tazze (io uso quello della Tazza d'Oro
, ma so di essere un esaltato, e se non siete romani, non credo possiate trovarlo con facilità. Ah, tanto per fare lo sborone, anche Dan Brown parla della torrefazione Tazza d'oro nel suo "Angeli e demoni" controllate al settimo paragrafo quando dice "At the Pantheon..")
- 5 uova intere. Fresche, o quantomeno non ancora andate.
- 5 cucchiai di zucchero bianco, che a Sara quello di canna non piace.
- 1/2 kg di mascarpone (2 confezioni) della Granarolo, che sempre Sara dice che con gli altri viene spappato.
- cacao amaro in polvere Perugina, che basta svizzeri: "italians do it better".
- 1 pacchetto di savoiardi Vicenzovo da 200g, che a detta di Sara anche da bagnati hanno una bella compattezza.


Il tutto sta giusto giusto un un frigoverre della Bormioli rettangolare 26x21, che è anche perfetto in altezza e vi permette di farci stare tutti gli ingredienti su 2 strati, tranne 2 savoiardi che mangerete durante la preparazione. 
E voglio proprio vedere chi resiste a fare la scarpetta nel mascarpone avanzato...


Ok, si comincia.
Si parte facendo il caffè. Prima lo si fa e meglio è, perché poi ci vanno inzuppati i savoiardi a mani nude: mica vorrete ustionarvi, no?
Una volta fatto, versate il caffè in un portapranzi rettangolare che vi permetta di inzuppare il savoiardo in tutta la sua lunghezza, e NON zuccheratelo.


Prendete le 5 uova e mettete i rossi in una zuppiera, ed i bianchi a parte in un'altro contenitore.


Concentriamoci sui rossi. A questi aggiungete lo zucchero e cominciate a mescolare bene (noi l'abbiamo fatto a mano), quindi tuffateci dentro tutto il mascarpone che a temperatura ambiente sarà bello morbido morbido. Mescolate bene bene con una forchetta o una frustina a mano fino ad ottenere un bell'impasto omogeneo e cremoso. Non-mangiatelo-please-che-serve-tutto!
I bianchi invece vanno montati a neve, meglio se con una frusta elettrica. 


Ora, agli occhi di un principiante come me, che ipnotizzato segue il movimento rotatorio delle fruste come quello di un calcinculo alle giostre, come si capisce quando sono montati? 
Semplice dice Sara: si prende il contenitore e con una magia degna del grande Mago Silvan si mette a testa in giù e l'uovo non deve cadere! 
Beh, io non ci credevo ma è veramente così: ho battuto l'uovo, Sara ha girato il contenitore e non è caduto nulla: incredibile! 
Intendiamoci: contenitore alto e stretto, non un piatto fondo, poi non ve la pigliate con me se vi va tutto per terra eh!
Poi, per fare uscire il composto dal contenitore l'abbiamo dovuto prendere a schiaffi, ma questa è un'altra storia...


Attenzione ora, perché questo passo è di fondamentale importanza: l'uovo montato a neve si incorpora al composto rossi-mascarpone-zucchero, areando il tutto, e girando sempre dallo stesso verso. 
Eh? Scusa, chevvordì?
Vuol dire che buttate tutto nello zuppierone e con un cucchiaio mescolate girando largo largo, e in un solo senso. 
Se non fate così verrete derisi da tutti i foodbloggers (o foodies) internazionali che vi additeranno come quella pippa che fa smontare le uova nella zuppiera! Terribile! E ricordate: i foodbloggers sanno essere dei veri bastardi quando vogliono.
Il risultato di questa alchimia sarà una giallastra meraviglia spumosa che ripeto: non-dovete-mangiare-che-serve-tutto.

Ora riprendete il caffè che dovrebbe esser tiepido e uno ad uno bagnateci appena i savoiardi, ossia li infilate da un lato, li voltate subito e li tirate fuori. I biscotti inzuppati li disponete nel frigoverre tutti belli in fila. Se avete il 26x21cm che dicevo sopra, ce ne entrano 7 dritti in fila in verticale sopra e 4 in orizzontale sotto, quindi 11 belli stretti.

Una volta disposti i biscotti versateci metà della meraviglia spumosa, in pratica in tutto, biscotti compresi, lo strato sarà alto 2 dita. Scuotete il frigoverre così il composto si appianerà e spolverate di cacao in polvere con uno spargi cacao. Il cacao smorza l'amaro del caffè, almeno credo, ma soprattutto fa quella bella striscia marrone che vi sorride dal lato del frigoverre.


Ora il secondo strato, facendo attenzione a mettere sopra i 4 savoiardi in orizzontale e sotto i 7 in verticale che il dolce ne guadagna in stabilità. Anche le case hanno i mattoni sfalsati, vi siete mai chiesti il perché? Ecco...
Versate sopra il restante spumone, appianate il tutto scuotendo il contenitore, pulite i bordi, che sennò le foto vengono male e via col cacao in polvere: abbondate! Deve venire un bel tappeto marrone a copertura.


Ora, e qui viene il brutto, il fantastico dolce necessita di 1 giornata di frigo sia per compattarsi che per permettere ai savoiardi di imbeversi a dovere. Io sinceramente la considero una ingiustizia bella e buona, quella di avere un dolce pronto ma non poterlo mangiare, e poi questo mi rende molto nervoso, ma pare che si faccia così, quindi copritelo col suo bel coperchio, o con della pellicola trasparente, mettetelo in frigo e dimenticatevene almeno per una ventina di ore.

Al termine dell'attesa si sarà compattato per bene e potrete tagliarlo a quadrotti con una paletta piatta, cercando di non romperlo, che anche l'occhio vuole la sua parte.


Buon appetito!
L


RIPENSAMENTI E MIGLIORAMENTI:
Per quanto mi riguarda, preferirei avere un tiramisù più croccante, quindi, la prossima volta alleggerirò in bagno del savoiardo nel caffè ad un solo lato, lato che poi disporrò rivolto verso l'alto così da tamponare il bagno dello spumone. Ma è solo un'idea...

7 commenti:

  1. Interessante :)

    Ma ora aspetto qualcosa sui primi... che sono la mia passione :)

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  2. i primi arriveranno, che ho una chicca in serbo... :)

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  3. ...e se invece aspettassi solo 19 ore, che dici, va bene lo stesso? :))))))))))))) preparati... ti chiederanno anche questo!!! in bocca al lupo collega ;-) N.

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  4. UUH! E stamattina ti scopro questa bellissima novità... :)
    Sono proprio contenta che ti sei creato il tuo spazietto nel web ti seguirò senz'altro il tuo modo di scrivere è troppo simpatico.
    E' vero che un dolce come il tiramisù lo fanno prima di tutto gli ingredienti.
    Tazza d'oro al Pantheon è un must e non vedo l'ora che arriva la stagione della granita al caffè vado matta x quella che fanno lì!

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  5. @Precisina: confesso, sono stato il primo a chiederlo e a non rispettare il tempo di riposo del dolce.... si ma dai è una torura non poter toccare un dolce pronto!! :)
    ...e crepi il lupo!!

    @Elisa: grazie!! sono contento ti piaccia il mio modo di scrivere, e poi detto da una superesperta come te, suona proprio come una promozione :)
    Mammamia la granita della Tazza d'oro, quella con la panna sopra e sotto... che bontà incommensurabile! Ma mai prenderla di sera che saranno tipo 5 caffè concentrati: io poi non riesco a dormire!

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  6. Hihihi! L'ho provato sulla mia pelle, però come fai a resistere alla loro granita quando passi lì davanti!

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  7. ..infatti io non resisto. Desisto (e mangio!)

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